Trasferirsi in Gran Bretagna in 8 mosse
Trasferirsi in Gran Bretagna
Londra è stata per decenni la meta privilegiata per chi intendeva trasferirsi in Gran Bretagna in cerca di una nuova occupazione, per cambiare vita, ma anche come punto-base per studiare la lingua inglese e mantenersi con lavoretti senza troppe pretese. Sicuramente, molti di noi hanno pensato la stessa cosa: trasferirsi in Gran Bretagna conviene e offre grandi opportunità.
Trasferirsi a Londra significa vivere nell’ombelico del mondo, ma non sempre è una scelta conveniente. Mentre la Gran Bretagna offre diverse soluzioni per (quasi) tutte le tasche, Londra non è adatta a tutti.
E allora abbiamo pensato di preparare per voi un breve vademecum con gli step da essenziali da seguire per fare questa esperienza, senza brutte sorprese (o almeno limitarle 😉 )
1) Trovate la città
Se pensate di trasferirvi in Gran Bretagna, considerate prima di tutto il vostro obiettivo. Studiare l’inglese? Cercare il primo lavoretto senza grande esperienza? Studiare una disciplina in particolare o iscrivervi all’università (leggi come iscriversi all’università in Gran Bretagna? Dare la svolta alla carriera? Londra è perfetta per chi ritiene di essere completo nelle proprie competenze e desideri proporsi sulla scena globale, così come per chi, partendo da zero, voglia trascorrere un anno in una città vibrante, per imparare l’inglese mantenendosi con lavori semplici (ristorazione, prima scelta a colpo sicuro). Ma è anche ipercompetitiva, costosa sotto ogni aspetto, con un mercato delle case e delle stanze molto caro e uno standard abitativo inferiore a quello italiano. In più, senza un gruppo anche ristretto di contatti o conoscenti cui fare riferimento, si rischia veramente di sentire la lontananza da casa. Ecco perché non bisogna sottovalutare città inglesi più piccole, dove le occasioni non mancano, la qualità della vita è decisamente più alta, i costi si abbassano in modo significativo ed è più facile integrarsi con i “locals”. Stiamo parlando di Bristol, Cardiff, Liverpool, Edinburgh, Leeds, Manchester e Cambridge, per esempio.
2) Assicuratevi di possedere e certificare almeno un livello B2
A meno che non stiate andando in Inghilterra proprio per imparare l’inglese, per iniziare a lavorare è necessario essere in possesso almeno di una certificazione B2, che corrisponde ad un FCE (First Certificate in English). L’obiettivo è realistico e raggiungibilissimo anche per chi ha studiato inglese in modo discontinuo nell’arco della carriera scolastica, o non ha mai studiato inglese. Nel Common European Framework of Reference for Languages (che suddivide la conoscenza di una lingua in sei livelli: A1, A2, B1, B2, C1, C2) il Cambridge First (Certificate in English) corrisponde al livello B2, cioè al terzo posto nella scala da 1 a 5. Essere in possesso del Cambridge FCE significa realmente riuscire a districarsi con disinvoltura tra le incombenze della vita di ogni giorno e in tutti gli ambienti di lavoro, essere in grado di sostenere un colloquio, un’intervista, una chiacchierata con chiunque, da un datore di lavoro a una conversazione tra colleghi.
3) Cercare un appartamento o una stanza
Se non siete ospiti di amici o parenti, o se non volete stare a vita in un ostello, è necessario cercare un appartamento o una stanza o un appartamento dove stabilirsi. Il modo migliore è cercare su portali accreditati, magari registrandosi e pagando una minima fee per il profilo Premium che vi avverte nel caso in cui venga pubblicato un annuncio corrispondente alle vostre richieste.
Molti di questi siti sono gestiti direttamente da agenzie immobiliari, quindi affidabili. Se invece vi affidate a portali generalisti (corrispondenti al nostro Kijiji, Subito, Bakeca etc..) di annunci di vario tipo, vi consigliamo maggiore cautela e verifiche incrociate per non incorrere in brutte sorprese.
4) Ottenere il NIN (NationaI Insurance Number)
Una volta in Gran Bretagna, per poter cercare lavoro è fondamentale il NIN (National Insurance Number). Come si fa? Occorre contattare un Job Center Plus per fissare un appuntamento. Il tempo di attesa necessario per un colloquio è, solitamente, una settimana. Vi raccomandiamo di non andare di persona, perché sarebbe un’inutile perdita di tempo, dal momento che la richiesta del NIN e il colloquio per ottenerlo non sono mai contestuali. Occorre quindi presentarsi all’appuntamento con la carta di identità italiana o il passaporto. Con il proprio NIN (National Insurance Number) è possibile cominciare a cercare lavoro. Non si corre alcun pericolo di non ottenere il NIN perché è l’interesse del governo britannico è poter contare su un nuovo contribuente. Chi ha il NIN, infatti, paga le tasse!
5) Preparare un cv con cover letter
In realtà, è possibile anticipare questa fase, in modo da non ritardare la ricerca di un primo lavoro “tappabuchi” se siete in Inghilterra per cominciare. Vi raccomandiamo, se invece siete in Inghilterra con una carriera un minimo avviata alle spalle, di curare particolarmente il profilo su Linkedin, che viene valutato con grande attenzione dai recruiters. E’ bene che sia aggiornato, che rimandi alle pagine ufficiali delle aziende per le quali avete lavorato e che contenga (almeno) un riepilogo in inglese delle vostre esperienze e delle vostre aspirazioni. Per la redazione del cv, possono esservi utili i consigli del post “Come scrivere un cv in inglese: consigli per un curriculum perfetto“
Non dimenticate di inserire un numero telefonico inglese per essere contattati: è molto improbabile che qualunque datore di lavoro vi contatti ad un numero italiano, anche se interessato al vostro profilo. Perciò, è necessario dotarsi di un’utenza inglese, acquistando una carta prepagata. La più consigliata per questo scopo è la giffgaff.
6) Cercare lavoro da soli o recarsi in un Job Center per una interview
Con il NIN ottenuto grazie ad un colloquio, sarete in grado di fare una interview presso lo stesso Job Center per la ricerca del primo lavoro. In Inghilterra queste realtà funzionano davvero e favoriscono l’incontro tra la domanda di personale da parte delle aziende e la ricerca di lavoro. Se però volete muovervi da soli e vi sentite più intraprendenti ci sono alcuni “indirizzi sicuri” ai quali rivolgervi: si tratta delle grosse catene di distribuzione, come Tesco, Sainsbury, Waitrose, oppure i colossi della ristorazione come McDonald, Burger King, Pizza Hut. Assumono sempre, assumono di continuo perché il turnover (ovvero il ricambio di personale) è molto frequente. Se volete cercare invece lavoro online, vi suggeriamo di dare uno sguardo a questi link:
- www.gov.uk/jobsearch
- www.indeed.co.uk
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- www.gumtree.com
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- www.jobs.ac.uk
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- www.monster.co.uk
- www.jobsite.co.uk
Resta anche un’altra possibilità ovviamente: quella di portare il curriculum a mano e presentarsi in carne e ossa! Quel che è certo è che, se volete muovervi da soli, sarà meglio cominciare a partire da indicazioni e dritte da parte di persone o amici, già integrati nel mondo del lavoro e con una fondata conoscenza della città in cui intendete stabilirvi.
7) Aprire un conto bancario
Per aprire un conto bancario in Gran Bretagna, è sufficiente scegliere tra le più note banche a livello internazionale (Lloyds, Barclays, Santander, HSBC, Natwest, Royal Bank of Scotland). Le filiali sono ovunque e in ogni quartiere delle città e non tutte richiedono gli stessi documenti: per esempio, se Barclays richiede prova delle utenze, la maggior parte richiede solo il passaporto o la carta di identità, il NIN e la proof of address (un contratto regolare di affitto). Per aprire un conto corrente in Gran Bretagna vi verrà chiesto di prendere un appuntamento inviando una richiesta online. Vi verrà quindi fissato un colloquio per conoscere le vostre esigenze, registrare i documenti in vostro possesso, informarsi sulle prospettive di lavoro e illustrarvi le migliori opzioni. Aprire un conto bancario in Gran Bretagna è gratis e non richiede un deposito iniziale minimo. Inoltre, i servizi minimi garantiti associati al conto corrente sono pressoché uguali per tutti gli istituti di credito: carta di credito, online banking e mobile banking. Non resta che scegliere la banca che, a parità di condizioni, vi offre il trattamento migliore.
8) Integrarsi con i “locals”
Questa non è una formalità pratica, ma è uno dei nodi cruciali per cui molti di coloro che si trasferiscono in Inghilterra spesso, pur trovando una soluzione lavorativa soddisfacente, finiscono col tornare a casa per via della solitudine. Stabilire contatti, amicizie e sentirsi parte di una nuova realtà non è facile e richiede impegno. Per questo, una delle prime cose da fare non appena si prende confidenza con la nuova realtà, è cercare di capire cosa offre il quartiere (eventi, associazioni culturali, gruppi sportivi, concerti): se amate lo sport, è una buona idea aderire ad un gruppo di corsa o di biking urbano, se avete esperienze di volontariato, mettersi a disposizione di organizzazioni no profit è un altro ottimo strumento per conoscere altre persone che condividono interessi comuni. Inoltre, tutti le città, perfino i piccoli centri propongono i c.d “evening classes”, corsi gratuiti serali che si svolgono solitamente nelle scuole. Si va dal corso di cucina indiana, a quello di yoga fino al corso per riparare la macchina. Quale migliore occasione, dunque, per cominciare a legare con le persone del posto, se non partendo da un hobby o un interesse comune?
E se poi, per caso, trovate l’amore, la velocità di adattamento e la capacità di inserimento aumenteranno in maniera esponenziale! Se avete qualche altra risorsa da suggerirci o se vi è piaciuto il post, lasciateci un commento. E non dimenticate di condividere sui social! Grazie!
Consigli veramente utili,spiegati in modo chiaro .
Grazie, Paola! Siamo felici che sia stato utile! 🙂
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