Periodo ipotetico misto: come si forma?
Periodo Ipotetico Misto
Il periodo ipotetico misto si utilizza per fare riferimento ad una situazione passata, che non si è verificata, e i cui effetti avrebbero potuto influenzare la situazione presente.
Come abbiamo già visto nella prima parte del post sul periodo ipotetico, l’inglese non ha, come l’Italiano e il latino, una consecutio temporum pertanto, l’irregolarità e l’asimmetria di una struttura grammaticale è molto frequente e non è da considerarsi un’eccezione. Le categorie che troviamo nei libri non sono regole fisse cui obbedire ciecamente, quanto piuttosto descrizioni di schemi che si applicano di frequente e che nel tempo hanno assunto la dignità di “punti di riferimento”.
E’ fondamentale conoscere queste categorie, ma è altrettanto importante sapere che l’uso di un conditional dipende dalla visione soggettiva della situazione da parte di chi parla.
Come si costruisce?
La regola è : if + subject + past perfect o simple past (If-clause) + subject + Present Conditional o Past Conditional (main clause)
Example: If I had listened to you, I wouldn’t be married to Sarah
Example: If we had followed the map, we wouldn’t be lost now
Tuttavia, il periodo ipotetico misto può anche presentare un second conditional nella if-clause e un third conditional nella main clause.
Example: “If Bob hadn’t been so careless, he wouldn’t have crashed his car”
Example: If Bob wasn’t so damn careless all the time, he wouldn’t have crashed his car.”
La frase è corretta in entrambe le versioni, ma la sfumatura di significato è differente. Mentre nel primo caso, il past perfect sottintende che Bob è stato disattento in un’occasione specifica, nel secondo esempio il Simple Past indica che l’essere disattento è la caratteristica principale di Bob.
Conclusioni e tabella sinottica
Il contesto e la visione soggettiva di chi parla sono i primi elementi da considerare per utilizzare e comprendere al meglio il periodo ipotetico inglese.
Prendiamo, ad esempio, una tabella preparata per voi dal nostro direttore didattico Andrew Storey in relazione all’ascesa nel tempo di Donald Trump da candidato a Presidente degli Stati Uniti. Il commentatore politico, di cui di seguito riportiamo gli incisi, utilizza negli anni una struttura differente a seconda della valutazione soggettiva del contesto.
1996
” If outsiders run for president, they get smashed in the primaries”.
Zero conditional
(è una verità universale)
January 2015
“If Trump ran, he’d get smashed in the primaries” .
Second conditional (Improbabile, ma non impossibile)
July 2015
“If Trump won, it’d be a disaster for America”.
Second conditional. Lo speaker riconosce che Trump è in corsa per le elezioni ma rifiuta l’idea che possa vincere.
November 8th 2016
“If Trump wins, It’ll be a disaster” .
First conditional. Lo speaker riconosce la probabilità della vittoria di Trump.
January 2017
“If Clinton had won another 10,000 votes in Pennsylvania, she would’ve won”.
Third conditional .Lo speaker ricorda in modo malinconico cosa sarebbe accaduto, se i fatti fossero andati diversamente.
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