Advent Calendar
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The origins of the Advent Calendar
What is Advent?
Advent is the four-week period beginning on the Sunday nearest the feast day of St. Andrew the Apostle (November 30) through the following three Sundays. Historians estimate that Advent, which derives from the Latin word for coming, has been celebrated since the fourth century. The period originally began as a time for converts to Christianity to prepare for baptism, but is now more commonly associated with the anticipation of the anniversary of Christ’s birth on December 25.
Like many other aspects of modern Christmas practices, the Advent calendar is of German origin. From the early nineteenth century, at the latest, German Protestants began to mark the days of Advent either by burning a candle for the day or, more simply, marking walls or doors with a line of chalk each day. A new practice of hanging a devotional image every day ultimately led to the creation of the first known handmade, wooden, Advent calendar in 1851. Sometime in the early twentieth century (either 1902 or 1908 depending on who you believe) the first printed calendars appeared, followed by Gerhard Lang’s innovation of adding small doors in the 1920s; he is thus often seen as the creator of the modern calendar. Others added short bible verses behind the doors alongside the traditional picture from the 1930s. Lang’s business closed shortly before the outbreak of war; subsequently cardboard was rationed and with a Nazi ban on the printing of calendars with images, the calendars disappeared. They may well have vanished for ever, had it not been for Richard Sellmar of Stuttgart, who, after the war ended almost miraculously (considering the paper shortages) obtained a permit from the US officials to begin printing and selling them again. His company Sellmar-Verlag, this year celebrating its 71st anniversary, remains one of the most important producers of such calendars. Calendars filled with chocolate began to appear from the late 1950s around the time that they also began to spread around the world.
Dwight D. Eisenhower is often credited for the proliferation of the Advent calendar tradition in the United States. During his presidency, Eisenhower was photographed opening an Advent calendar with his grandchildren and the photo ran in several national newspapers.
Today they are a global phenomenon, even seeing a boost in popularity in recent years but at their heart they retain the essence of counting down the days to Christmas that began with those simple chalk scratches.
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Le origini del calendario dell’avvento
Che cosa è l’avvento?
È chiamato avvento il periodo di quattro settimane che inizia dalla domenica più vicina al giorno in cui si festeggia Sant’Andrea Apostolo (30 novembre) e comprende le tre domeniche successive. Gli storici ritengono che l’avvento, che deriva dalla parola latina “arrivo”, fosse celebrato a partire dal quarto secolo. Questo periodo era originariamente il momento in cui chi si era convertito al Cristianesimo si preparava al battesimo. Al giorno d’oggi viene comunemente associato all’attesa dell’anniversario della nascita di Cristo, il 25 dicembre.
Come molti degli usi moderni legati al Natale, il calendario dell’avvento è di origine tedesca. A partire dall’inizio del diciannovesimo secolo, al più tardi, i protestanti tedeschi iniziarono a segnare i giorni dell’avvento bruciando una candela al giorno oppure, più semplicemente, disegnando ogni giorno con il gesso una riga sui muri o sulle porte. La pratica di appendere ogni giorno un’immagine votiva portò alla fine, nel 1851, alla creazione del primo calendario dell’avvento fatto a mano in legno. Ad un certo punto, all’inizio del ventesimo secolo (nel 1902 o nel 1908, a seconda della storia a cui credete) apparvero i primi calendari stampati, seguiti in seguito da quelli ideati da Gerhard Lang che, negli anni ’20, aggiunse una novità: delle piccole porte. È perciò ritenuto l’ideatore dei moderni calendari dell’avvento. Altri aggiunsero dietro le porticine brevi versi della Bibbia insieme a immagini tradizionali degli anni 30. L’azienda di Lang chiuse i battenti poco dopo lo scoppio della guerra; successivamente il cartone cominciò a essere razionato e, a seguito del divieto dei nazisti di stampare calendari con immagini, i calendari dell’avvento scomparvero. Sarebbero scomparsi per sempre se non fosse stato per Richard Sellmer di Stuttgart, il quale, dopo la conclusione della guerra, ottenne miracolosamente (considerando la carenza di carta) l’autorizzazione da parte delle autorità statunitensi di iniziare a stampare e a vendere nuovamente i calendari. La sua azienda Sellmer-Verlag, che quest’anno celebra il 71° anniversario di attività, rimane uno dei maggiori produttori di questi calendari. Quelli con dentro i cioccolatini iniziarono a comparire intorno alla fine degli anni ’50, quando iniziò anche la loro diffusione in tutto il mondo.
Dwight D. Eisenhower viene spesso ritenuto il responsabile della diffusione della tradizione dei calendari dell’avvento negli Stati Uniti. Durante la sua presidenza, Eisenhower fu fotografato mentre apriva un calendario dell’avvento con i suoi nipoti e la foto apparve su vari quotidiani nazionali.
Oggi rappresentano un fenomeno globale, ottenendo ancor più popolarità negli ultimi anni. Rimangono comunque in sostanza un modo per fare il conto alla rovescia fino a Natale, iniziato con quelle semplici righe di gesso.