Connected speech
Cos’ è il connected speech?
Quando si inizia a studiare una nuova lingua, l’idea di parlare con un madrelingua e non saper cogliere al volo il significato della frase nel connected speech (la conversazione informale e quotidiana) è la paura numero uno.
Spesso anche chi ha un buon livello di conoscenza della lingua e vanta un buon bagaglio di vocaboli (per esempio un FCE), lamenta il fatto che “gli Inglesi parlano troppo veloce e si mangiano le parole”.
Basta guardare un film in lingua originale o ascoltare una canzone, per rendersene conto: l’inglese parlato dagli Inglesi è più fluido, più veloce di quello scritto e spesso non immediatamente comprensibile. Pensiamo al’American English, per esempio, dove abbondano riferimenti culturali, accenti diversi tra loro e espressioni idiomatiche criptiche. Avete mai visto una puntata del David Letterman Show? Vi siete persi metà delle parole? Tranquilli, succede anche ai migliori.
Può accadere di aver studiato grammatica per anni e di rimanere interdetti in occasione del primo viaggio in un Paese anglofono, sentendo semplici ‘gonna’ o ‘kinda’.
Perché complicarsi la vita, direte voi? Non basta studiare la lingua e imparare nuove strutture grammaticali e più vocaboli possibile?
Grammatica e vocaboli sono fondamentali, ma non basta. E il motivo è che ogni lingua parlata è enormemente più viva e vibrante rispetto alla forma scritta. Dall’Italiano al cinese, e l’inglese non fa eccezione: il parlato è più semplice, meno strutturato e spesso non impiega la grammatica in modo standard. C’è chi usa spesso le stesse “throw back words” (cioè l’intercalare come: I mean, whatever, kind of) per esempio: questo rende più difficile capire il discorso e perché gli intercalare non fanno realmente parte della frase.
Torniamo al connected speech: quando gli Inglesi parlano naturalmente non pronunciano le parole singolarmente né le scandiscono. Le parole scorrono come in un flusso e spesso si legano l’una all’altra in vari modi. Il risultato è un suono più omogeneo e scorrevole, in cui la pronuncia di alcune parole nello scorrere della frase può cambiare.
Quali sono le caratteristiche del connected speech?
Ritmo
Non è una regola scritta o grammaticale, si tratta semplicemente di dare ritmo, intonazione alla frase. Mentre l’Italiano, come il francese e altre lingue, è “syllable-timed” (ovvero tutte le sillabe vengono pronunciate), l’inglese è una lingua “stress-timed, nella quale le sillabe hanno una lunghezza diversa. Questo perché non tutte le parole della frase sono realmente importanti: solo le “content words” ( verbi, nomi propri, avverbi e aggettivi) hanno una dignità speciale e su queste va lo stress della voce e dell’intonazione. Pronomi, preposizioni, verbi ausiliari sono raramente in evidenza. Se le sillabe avessero tutte la stessa lunghezza, non ci sarebbe modo per l’orecchio di cogliere le parole più significative.
Weak forms ( forme “deboli”)
Uno degli aspetti principali del connected speech sono le weak forms ovvero la pronuncia debole di alcune vocali.
Succede frequentemente con le parole “and”, “of”
And diventa ‘n’: Fish and chips diventa ‘fish n chips’ – Cash and carry diventa ‘Cash n Carry’ – Lord of the Rings diventa Lord o’ the Rings
La ‘d’ finale scompare perché è tra 2 consonanti e sarebbe impossibile pronunciare consecutivamente ‘n’, ‘d’, ‘ch’.
Elisione
La parola si accorcia perché nel pronunciare la frase eliminiamo una sillaba o una parte della parola stessa
Ex: Because diventa ’cause
Ex: ‘Sandwich’ diventa ‘sanwich’
Ex: iced tea diventa ice tea (ed finale si legge t ma si omette perché la parola successiva ‘tea’ inizia con t)
Forme contratte
Molte function words vengono utilizzate in forma contratta, scritta con l’apostrofo.
Function word |
Forma contratta |
Esempio
|
Had /would |
‘d |
I’d already seen it/ It ‘d be great! |
Is /has |
‘s |
It’s mine /She’s left |
Will |
‘ll |
I’ll buy it |
Have |
‘ve |
I’ve been around |
Are |
‘re |
They’re coming |
Not |
n’t |
I haven’t got any money |
Ex: Give me diventa gimme
EX: Kind of diventa kinda – “this isn’t the kinda music I like”
Ex: Want to diventa wanna. “You wanna waste my time? Okay. I call my lawyer. He’s the best lawyer in Miami (tratto da Scarface)
Ex: Going to diventa Gonna: ” Life was like a box of chocolates. You never know what you’re gonna get”. (Forrest Gump)
Ex: Got to diventa Gotta . “You gotta believe me. This is the the last thing I wanted to happen”.
Ricordatevi che queste sono forme colloquiali che si usano solo su canali informali ( Whatsup, Facebook)e mai nel writing ufficiale, come in italiano si scrive xchè in un messaggio, ma non in un compito a scuola, un esame o in una mail di lavoro.
Assimilazione
Significa che il suono alla fine della parola cambia per rendere più facile pronunciare la parola successiva.
EX: ‘Ten bikes’diventa ‘tembikes’ (il suono della ‘n’ cambia e si trasforma nella bilabiale ‘m’ per rendere più semplice la transizione all’altra bilabiale ‘b’).
“I need ten bikes for my students: we’re planning a trip to the natural park”.
Linking sounds
Nel linguaggio parlato, il suono finale di una parola è collegato al suono iniziale della parola successiva.
Ex: go away
Ex: It’s half full
Ex: the exact opposite
Ascoltare, assimilare i suoni, e provare a ripeterli, senza dover necessariamente raggiungere una pronuncia madrelingua, è l’arma migliore per prepararsi diventare fluenti nel connected speech con i native speakers.
Un ottimo strumento per testare la comprensione, oltre alla conversazione, è provare a trascrivere un breve discorso (di cui avete anche il testo scritto) per verificare se ciò che sentite corrisponde a quel che viene detto. Vi aiuterà a capire meglio quegli aspetti del connected speech che sono meno evidenti nell’inglese scritto.
In Sala Chat, ogni giorno, vi aiutiamo a fare questo, ma se volete esercitarvi anche da soli approfittate di serie tv in lingua originale, musica, video tutorial su You tube o Vimeo, magari sottotitolati per non perdere il filo del discorso e concentrarvi sull’ascolto.