Pasqua in Gran Bretagna: 6 tradizioni da scoprire
Pasqua in Gran Bretagna
Pasqua in Gran Bretagna è una delle festività più importanti e sentite: per questo inglesi, gallesi e scozzesi perpetuano tradizioni antichissime e si impegnano in modo speciale a festeggiare, preparare dolci e pani speciali per far rivivere rituali pagani, nonostante la Pasqua sia la festa cristiana per eccellenza.
La stessa parola “Easter” verrebbe dal nome della dea Eostre, la divinità dell’alba e della primavera secondo gli Anglo Sassoni.
Sicuramente avete sentito parlare delle Easter eggs, decorate a mano o tinte, ma probabilmente non avete mai partecipato a un Morris dancing, né mangiato un hot cross bun!
Oggi vi parliamo di quelle tradizioni britanniche di Pasqua in Gran Bretagna che sono meno conosciute, anche se affondano le radici in tempi antichi e si sono modificate con il passare del tempo, mantenendo un sapore speciale e immutato.
6 Tradizioni da conoscere sulla Pasqua in Gran Bretagna
1) Royal Maundy
Il Royal Maundy è il giovedì prima di Pasqua, ovvero il Giovedì Santo. La parola Maundy viene dal francese “Mande” ovvero “comando” con cui ci si riferisce alla raccomandazione cristiana “amatevi l’uno l’altro come io ho amato voi”.
Il giorno del Royal Maundy, la Regina Elisabetta partecipa alla cerimonia ufficiale che risale fin dai tempi di Edoardo I (1272 -1307) e consegna una piccola borsa bianca e rossa, che contiene alcune monete realizzate esclusivamente per l’occasione, a cittadini (un uomo e una donna per ogni anno della sovrana, quindi 90) che si sono distinti per azioni meritorie verso la comunità.
Fino al diciassettesimo secolo, il Re o la Regina osservavano la tradizione del Royal Maundy lavando i piedi ai poveri come gesto d’umiltà. Con il tempo, la tradizione è stata sostituita da un gesto di riconoscimento simbolico, che si perpetua ormai dai tempi di Giacomo II (1633-1701).
2) Rolling Easter Eggs
Altro ingrediente immancabile della Pasqua in Gran Bretagna sono le uova di cioccolato che hanno sostituito, come in tutti gli altri Paesi europei, le uova vere, sode, da colorare e decorare.
Le uova di Pasqua hanno un’origine pagana, contrariamente a quanto si pensa, perché da sempre rappresentano la primavera e la fertilità.
Una gara antichissima, che ancora oggi si svolge a nel nord dell’Inghilterra (a Preston, Lancashire) è quella di far rotolare le uova sode colorate giù da una collina. Il vincitore (o la vincitrice) è il proprietario dell’uovo che nella discesa dalla collina è rimasto intatto, o si è rotto per ultimo.
3) Easter Bunny
Anche il coniglio di cioccolato (Easter Bunny) affonda le radici nella cultura pagana anglo-sassone. La dea Eostre, la divinità dell’alba e della primavera per i popoli che anticamente abitavano nella odierna Gran Bretagna, veniva rappresentata spesso con il coniglio, simbolo di fertilità.
Da qui, la tradizione conservata nel tempo e spiegata in questo breve video.
4) Morris Dancing
La Morris Dancing ha un’origine che si perde nei secoli: il nome Morris potrebbe provenire dalla parola latina “mores” (costumi, abitudini), ma anche da Moorish (Mori). Quel che è certo è che anche Shakespeare ne parla nei suoi scritti in questi termini “ as fit as a morris for May day”.
La Morris dance è una danza folkloristica in cui i ballerini eseguono dei passi ritmici lungo le strade, nelle piazze scatenando l’allegria della gente che spesso si unisce alle danze.
I ballerini indossano campanelli legati alle caviglie, agitano fazzoletti, bastoni colorati e improvvisano, a coppie, passi ritmici intorno a una pipa di tabacco. Ad un ballerino in particolare è affidato bastone sul quale è legata una vescica di maiale. Si dice che essere sfiorati dalla vescica sulla testa, porti una fortuna sfacciata!
5) Hot Cross Buns
Sono i panini speciali, tipici della Pasqua in Gran Bretagna con uva passa e talvolta, frutta candita a pezzetti. Prima di infornarli, si traccia una croce sul pane che viene glassata successivamente.
La ricetta è facilissima: abbiamo scovato per voi quella tradizionale sul sito della BBC.
6) Easter Bonnet Parade
La tradizione inglese di indossare abiti nuovi per Pasqua risale ancora una volta a Shakespeare.
In Romeo e Giulietta, (Atto III) Mercuzio dice a Benvolio: “did’st thou fall out with a tailor for wearing his new doublet before Easter?”
“Hai litigato con il sarto per avere il suo nuovo farsetto prima di Pasqua?”
E’ sempre stata una tradizione beneaugurale quella di comprare abiti nuovi, rimodernare quelli vecchi (nei tempi più duri) da sfoggiare nei giorni pasquali, ma ancora più forte è l’attaccamento di Britannici e Irlandesi ai cappelli fatti a mano o acquistati, decorati con fiocchi, fiori, coccarde, piume e perfino uova colorate, coniglietti di peluche, pulcini e uccelli di stoffa.
E’ famosa la Easter Bonnet Parade di Battersea, a Londra, anche se ormai è la Easter Bonnet Parade di New York a vincere il primato della stravaganza.
Guardate che “sculture” sono capaci di creare i fan più sfegatati:
Non ci resta che augurarvi Happy Easter!
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