Racconti di viaggio le vacanze di Johnny
We arrived in Vienna from Rome on an overcast and humid afternoon. Whisked away by a taxi driver unable to understand my mumbled attempt at German, we arrived in our apartment in Brahmsplatz in the very centre of the city. Greeted by my parents and other various family members we headed off to sample the world renowned Sachertort. (a rather delicious and calorie laden cake)
Next stop was Heiligenstadt, a small leafy town, home to Ludwig Van Beethoven at the onset of his deafness. Containing his last piano and even his death mask, it was a fascinating insight into the suffering of such a great, yet tortured talent. With the museum visit over we strolled down to what would have been his local tavern for a lunch of goulash and sauerkraut. It is said that Beethoven started work on his most acclaimed piece of work, the 9th Symphony in the garden where we sat.
Leaving Heilingenstadt, satiated and rested, we were to take in the majestic and opulent Shӧnbrunn Palace. Built at the end of the sixteenth century, it was one of the many but easily the most important residences of the Hapsburg monarchy. Endless rooms decorated in the most elegant fashion, finally lead us into the immaculate palace gardens, quite a breathtaking experience.
I will certainly be returning again to continue discovering this most fascinating and beautiful city, and would seriously recommend it to anyone
Siamo arrivati a Vienna da Roma in un pomeriggio uggioso e nuvoloso. Trasportati a tutta velocità da un tassista incapace di comprendere il mio tentennante tedesco, siamo arrivati al nostro appartamento a Brahmsplatz, in pieno centro. Dopo avere salutato i miei genitori e altri parenti, abbiamo iniziato subito assaggiando la famosissima Sachertort (una torta deliziosa e con un sacco di calorie)
La tappa successiva è stata Heiligenstadt, una cittadina verdeggiante che ospitò Ludwig Van Beethoven quando iniziò a diventare sordo. Vedere il suo ultimo pianoforte e perfino la maschera fatta dopo la sua morte ci ha consentito di dare uno sguardo più da vicino alle sofferenze patite da un così grande, seppur tormentato, talento. Conclusa la visita al museo, abbiamo fatto una passeggiata fino a quella che sarebbe stata la sua taverna abituale per un pranzo a base di goulash e sauerkraut. Si dice che Beethoven iniziò a lavorare alla sua opera più acclamata, la 9a Sinfonia, nel giardino dove eravamo seduti noi.
Lasciando Heilingenstadt sazi e riposati, ci siamo quindi preparati a visitare il maestoso e opulento Shӧnbrunn Palace. Costruito alla fine del sedicesimo secolo, rappresenta una delle tante, ma certamente la più importante, residenza della monarchia asburgica. Stanze senza fine decorate in modo elegantissimo ci hanno condotto fino agli impeccabili giardini della residenza, una visione che ti lascia senza fiato.
Di sicuro voglio ritornare e continuare a scoprire questa bellissima e affascinante città che consiglio vivamente a chiunque di visitare.